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Nei periodi estivi è possibile fare la salita da Bormio con la funivia fino alla Cima Bianca a 2994 m. Dalla sommità la visione è mozzafiato: a 360° dalla valle di Bormio al Monte Sobretta. La discesa è un free ride veramente spettacolare che va a capofitto nella valle con pendenze importanti e passaggi molto tecnici: terreno con sassi di tutte le dimensioni e single trail con ripidi tornantini. Nei tratti più tranquilli possiamo contemplare la Valfurva e tutto il Gruppo dell’Ortles-Cevedale con l’inconfondibile profilo del Gran Zebrù. A metà strada è obbligatoria una sosta in riva agli incantevoli “Bei Laghetti”.
La discesa dall’arrivo della funivia è in direzione sud (seguire sempre segnavia n. 541) su un sentiero ampio ma con grossi sassi e richiede pertanto molta attenzione. Si giunge quindi alla conca dei “Bei Laghetti” e poi alla Bocca di Profa (2665 m) dove il percorso cambia direzione e scende verso nord-est nella Val Sobretta (segnavia n. 518) su traccia molto più facilmente pedalabile. Non mancano alcuni brevi tratti ripidi con tornanti da affrontare con tecnica e perizia. Nel piano di Campec di fronte al bivio con cartello (segnavia n. 523 – 2280 m) si va a destra su un traverso prima in leggera salita e poi in discesa fino a Santa Caterina Valfurva (segnavia n 549 e 522).
Il ritorno a Bormio può essere fatto anche sulla strada statale della Valfurva. Qui si è scelto di scendere lungo la seconda parte dell’itinerario Bormio, Sobretta, Calvarana (segnavia n 543). Da Campec si può anche prendere la variante che scende a sinistra: la sterrata iniziale è segnata con il cartello n. 518 e scende direttamente ai Monti di Sobretta.
Testi e dati tecnici a cura di Federico Pollini