300 g di farina di grano saraceno
150 g di farina bianca
250 g di formaggio Valtellina Casera DOP (poco stagionato)
un bicchierino di grappa (facoltativo)
q.b acqua (circa due bicchieri)
q.b strutto
sale
I Chisciöi devono essere cucinati in una padella rigorosamente di ferro. Preparare la pastella, unendo le due farine e aggiungere grappa, acqua e sale q.b fino ad ottenere un impasto sufficientemente amalgamato e liquido ma non troppo.
Sciogliere nella padella lo strutto di maiale, avendo cura che il fondo della padella sia ben coperto; lo strutto deve infatti impedire al Chisciöi di attaccarsi sul fondo senza però sommergerli. Versare un cucchiaio di pastella in modo da formare delle frittelle di circa 5 centimetri di diametro, posarvi subito sopra una generosa fetta di formaggio (fatelo affondare con le dita) e infine coprire quest'ultimo con un altro cucchiaio di pastella.
Quando vedete che la pastella inizia a diventare croccante, girate la frittella per cuocerla anche dall'altro lato. I Chisciöi saranno pronti quando saranno belli dorati. Servire caldi accompagnati da abbondante cicorino tagliato fine.
Per ragioni di comodità e perchè più adatti per essere serviti, nei ristoranti e anche nelle famiglie, si è sviluppata la preparazione in Chisciölin di dimensioni più piccole. Come molti piatti tradizionali, anche la preparazione dei Chisciöi può variare nei comuni limitrofi o da famiglia a famiglia, ma le differenze rimangono minime. Nel 2006 è nata la Confraternita dei Chisciöi, un'associazione volta a promuovere e diffondere questa specialità gastronomica.
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