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Nella Guida alla Valtellina del 1884 a cura di Fabio Besta si legge:” Non v’ha, osserva Felice Liebeskind, in tutta la cerchia dell’Alpi alcun passaggio che possa rivaleggiare, e per magnificenza, e per pittoresche bellezze, con quello dello Stelvio”. Ancora oggi la statale 38 che lo attraversa regala emozioni arrivando direttamente vicino ai ghiacciai. Merito dell’ingegner Donegani che la ideò e la fece realizzare dal 1820 al 1825. La salita da Bormio non ha pendenze estreme, ma è molto lunga e soprattutto si snoda ad una quota elevata complicando molto la scalata in bicicletta.
Il percorso di discesa è altrettanto ricco di storia e di natura dai paesaggi “lunari”. Teatro di guerra durante il primo conflitto mondiale, le montagne circostanti conservano ancora i trinceramenti e le postazioni militari accanto ai pascoli ricchi di fiori ed erbe profumate e ai ghiacciai dell’Ortles. La discesa è un condensato di tutto il meglio che un biker può desiderare: prima “single trail” e strada militare con pendenze regolari, poi sentiero tecnico e ancora sterrata ghiaiosa e ripida. Dai Piani di Pedenolo, accompagnati dalla vista sulla Cima Piazzi e sul Gruppo del Bernina , si scende lungo le strade tracciate anticamente per il trasporto a valle del minerale di ferro che veniva estratto da queste montagne.
Testi e dati tecnici a cura di Federico Pollini