Stelle Michelin in Valtellina

Tre ristoranti della Valtellina confermano, anche per il 2024, una stella Michelin

 

La provincia di Sondrio si conferma come grande destinazione per gli amanti della buona cucina: durante la premiazione della Guida Michelin 2024, la Valtellina ha infatti mantenuto le sue stelle Michelin. Sono infatti 3 i locali che hanno confermato il loro riconoscimento:

la Lanterna Verde dello chef Roberto Tonola a Villa di Chiavenna: https://www.lanternaverde.com/
La Présef dell’Agriturismo La Fiorida dello chef Gianni Tarabini a Mantello: https://www.lapresef.com/
il Cantinone a Madesimo dello chef Stefano Masanti: https://ristorantecantinone.com/

Da segnalare che tutti e tre i ristoranti hanno ottenuto anche il riconoscimento della Stella Verde Michelin, un premio rivolto a tutti quei locali che hanno saputo fare di sostenibilità, spreco alimentare ed etica del lavoro i capisaldi della propria attività.

IL CANTiNONE DI MADESIMO

Il Cantinone e Sport Hotel Alpina di Madesimo è guidato dallo chef-patron Stefano Masanti che ha ereditato dal nonno l’attività di famiglia e la passione per l’accoglienza. La sua cucina trova le sue origini nella tradizione e negli ingredienti tipici della Valtellina, con uno sguardo globale e una forte spinta verso alla sperimentazione premiati già nel 2008 con la prima Stella Michelin.

Il Cantinone segue un percorso di crescita sempre più guidata da principi etici e di sostenibilità, orientato all’uso di materie prime locali, alla stagionalità e alla riduzione dei consumi e degli sprechi anche grazie ad importanti interventi come l’installazione di pannelli solari termici ed elettrici per la produzione di energia, led a basso consumo che garantiscono l’illuminazione in tutto il locale e il collegamento alla rete di riciclo della Comunità Montana della Valchiavenna delle acque.

LA LANTERNA VERDE

La prima Stella Verde della Valtellina è arrivata nel 2020 sempre in Valchiavenna, e precisamente a Villa di Chiavenna, dove da oltre 40 anni la famiglia Tonola gestisce il ristorante Lanterna Verde, una Stella Michelin dal 1997. Lo chef Roberto Tonola rappresenta la terza generazione che cresce nel solco dei valori tracciati dai genitori: il rispetto della montagna e della propria terra, la predilezione per i suoi prodotti come i funghi, le erbe spontanee e le verdure dell’orto di proprietà, l’allevamento di trote, il rapporto simbiotico con i piccoli produttori della valle.

Nel corso degli anni, il ristorante si è evoluto anche dal punto di vista strutturale per ridurre progressivamente il proprio impatto sull’ambiente, concentrando gli sforzi soprattutto sul piano energetico. Oltre alla centralina idroelettrica che sfrutta l’acqua dell’allevamento ittico e rende il ristorante autosufficiente dal punto di vista energetico, tra gli interventi strutturali orientati all’ottimizzazione delle emissioni spicca la conversione di tutta la cucina all’elettrico e l’investimento in una centrale termica a pellet per il riscaldamento e l’acqua calda

La Présef

Chiude la parata di stelle made in Valtellina La Présef, il ristorante gastronomico dell’agriturismo La Fiorida a Mantello, nella Bassa Valle, una Stella Michelin dal 2013 e Stella Verde nel 2021. Tappa quasi obbligatoria per chi entra da Sud in provincia di Sondrio, questa accogliente stua valtellinese in legno di pino cembro è il palcoscenico dove si esprime lo chef Gianni Tarabini, interprete di una cucina fortemente innovativa che combina gusto, tecnica e sperimentazione visiva e sensoriale. Le sue creazioni prendono anima e sostanza dal legame indissolubile con la fattoria - nel dialetto locale, preséf significa proprio mangiatoia.

Dalla carne allevata con attenzione al benessere del bestiame ai formaggi prodotti nel caseificio seguendo i disciplinari della tradizione valtellinese, gli ingredienti utilizzati nei due percorsi degustazione sono rigorosamente a chilometro zero come le verdure dell’orto, la cacciagione e i pesci di lago. La gestione della stalla è sostenibile sotto ogni punto di vista: le vacche sono allevate a stabulazione libera e sul tetto è attivo un impianto che copre fino al 36% del fabbisogno di energia elettrica.