Le “Marmitte dei Giganti” comprendono un'area situata a nord dell’abitato di Chiavenna, interessata da manifestazioni geomorfologiche di origine glaciale. I torrenti che raccoglievano l'acqua di fusione superficiale del ghiacciaio scorrevano sopra di esso e quando incontravano un crepaccio vi precipitavano trasportando sassi e detriti.
L´energia acquistata nel salto imprimeva un movimento vorticoso all´acqua e ai sassi ed esercitava così un´azione erosiva sulla roccia sottostante il ghiacciaio, scavando profonde buche dalle forme più strane e arrotando i sassi fino a renderli sferici.
Le forme cilindriche o a scodella, unitamente alle grandi dimensioni, hanno suggerito l´appellativo di "Marmitte dei Giganti".
Sulle rocce levigate, sulle pareti verticali delle antiche cave, su massi isolati e in grotticelle si ritrovano innumerevoli testimonianze della plurisecolare presenza umana e della sua ininterrotta esigenza di comunicare mediante incisioni rupestri. Grafie figurative e date si accompagnano a geometrie astratte, segni, sigle e simbologie spesso ancora del tutto ermetiche per la difficoltà di trovare il decodificatore atto a tradurne i messaggi.
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